#BBF2017

16/07/2017 – MR BLUE & FRIENDS

Nata nel 2015, Mr Blue & Friends è la più famosa tribute band della regione Campania che ripercorre i più grandi successi di Zucchero Sugar Fornaciari, Re indiscusso del blues italiano. L’idea parte dalla formazione salernitana Mr Blue & The Chickens, già in giro da tempo per discoteche e pub della regione; viene così fuori una rhythm ‘n’ blues band di 16 elementi assieme alla Blues Brothers Reloaded Band dell’Università agli studi di Salerno, con tre coriste ed una invidiabile sezione fiati di 6 elementi.


A maggio 2017 si sono esibiti ad Ascea nell’ambito della manifestazione Agone Eleatico e poi al Conservatorio Statale di Musica “D. Cimarosa” di Avellino assieme alla leggenda del blues Lou Marini, storico sassofonista della Blues Brothers Band, che ha suonato tra i tanti con Miles Davis, Steve Wonder, Aretha Franklin, Zucchero, Rolling Stones.

17/07/2017 – DANILO VIGNOLA & GIO DIDONNA

opening – 09,00 pm

Danilo Vignola il piu grande sperimentatore al mondo di tecniche ukulelistiche unito alle innovazioni percussive di Giò Didonna presentano l’album “Ukulele Revolver”. A due anni e mezzo dalla nascita del progetto, vantano oltre 300 concerti, tenuti principalmente nei più prestigiosi teatri, jazz club e music club di tutta la nazione e in questo 2017 di molte capitali europee.


Il loro spettacolo si distingue per l’originalità, un viaggio coinvolgente nei ritmi e nelle sonorità mediterranee intrecciandole a ricercatezze sperimentali, armonie psichedeliche incontrando così la tradizione e la sperimentazione. Nel 2010 Danilo Vignola ha vinto negli USA il premio come miglior tecnica espressa con l’ukulele elettrico ed il 4 Ottobre 2015 ha ricevuto il premio al MEI di Faenza come miglior artista italiano di strumenti alternativi.

17/07/2017 – IAN SIEGAL

Eccellente cantante, ottimo chitarrista e compositore originale, Ian Siegal è unanimemente considerato uno dei migliori bluesman inglesi di tutti i tempi. Musicalmente si forma giovanissimo, ascoltando Muddy Waters, Robert Johnson e Robert Cray. La sua attitudine a essere il miglior blues singer inglese s’è incarnata dopo migliaia di show a fianco dei Bill Wyman’s Rhythm Kings, Lee Sankey Group e di tutte le band di spicco del nuovo british blues.

Nelle sue trascinanti performance si percepiscono chiaramente le influenze dei suoi grandi ispiratori: Howlin’ Wolf e Tom Waits oltre al già citato Muddy Waters. Poi Little Richard, James Brown, B. B. King, Jimmy Vaughan e Dr. John. Ian è anche un ottimo solo-performer alla chitarra acustica: la sua classe emerge in pieno nell’eccellente Hard as…, del 1999. Questo fuoriclasse cantante-chitarrista ormai va collocato in mezzo a nomi come Tom Waits, Bruce Springsteen, Dr. John, Eric Clapton, John Mayall, Jimmy Page e Robert Plant, per non dire Van Morrison. Basta il commento di un certo Jimmy Vaughan dopo un concerto in cui suonava Ian Siegal come gruppo spalla: …trascinava la folla.

La sua band ha vinto il titolo di Band of the Year nel 2010, ai British Blues Awards. Pluripremiato ai British Blues Awards di quest’anno, la prestigiosa rivista Mojo lo ha definito …uno dei più dotati cantanti e autori del blues contemporaneo. I suoi ultimi album The skinny (2012) e Candy store kids (2013, in compagnia dei fratelli Dickinson dei North Mississippi Allstars) hanno ricevuto per due anni di fila la nomination come Best Contemporary Album ai WC Handy Blues Music Awards negli U.S.A.

18/07/2017 – ENZO TROPEPE & DOMENICO CANALE

opening – 09,00 pm

Quattro chili e mezzo di barbe su due facce da Blues… Vincenzo Tropepe, affermato musicista blues calabrese che ben coniuga le parole e la musica dei neri d’oltre oceano, musica che unisce sempre in qualsiasi posto, che favorisce l’improvvisazione assieme un altro ed altrettanto bravo musicista blues calabrese, Domenico Canale, che unisce la sua armonica alla chitarra di Tropepe.


Un duo acustico auto definitosi “Power Duo Blues” che spazia dal classico blues del delta al rock ‘n’ roll, con standard che vanno da Robert Johnson a Sonny Boy Williamson, da John Mayall per poi tornare a Muddy Waters.

18/07/2017 – SCOTT HENDERSON

Nato nel 1954 a West Palm Beach in Florida, Scott Henderson inizia a suonare la chitarra all’età di dodici anni, prendendo esempio ed ispirazione da maestri dello strumento quali: Jimi Hendrix, Jimmy Page, B.B. King. Dopo il Collage si trasferisce al Guitar Institute of Technology di Los Angeles; durante quest’ultimo periodo viene notato da Allan Holdsworth che lo presenta al violinista Jean Luc Ponty. Seguono prestigiose collaborazioni quali quelle con l’Elektric Band di Chick Corea e il Joe Zawinul Syndicate (più di quattro anni con il mitico fondatore dei Wheater Report, assieme ad un altro grande, Wayne Shorter). Il consacramento ufficiale arriverà con la creazione dei “Tribal Tech”, nel 1984.


In quegli anni incidee dieci albums dei quali uno (Face First, BlueMoon Records) è stato votato dalla rivista “Pulse!” miglior disco fusion del 1993. Nel 1991 viene eletto da “Guitar World” come il chitarrista jazz n. 1 al mondo e nel gennaio del 1992 viene nominato n.1 da “Jazz Guitarist” nella selezione annuale dei lettori. Nel 1994 torna alle sue passioni più giovani: quasi per gioco registra “Dog Party” (1994, Mesa Records) insieme alla leggendaria vocalist Thelma Houston ed è un lavoro prettamente blues.


Successivamente incide “Tore Down House” (1997, Mesa Records), raccolta dove il meditato e sofferto sound del Delta incontra quello più ruvido del Texas. L’ultimo CD in studio della “Scott Henderson Blues Band” è del 2002, inciso per la tedesca Esc Records; si intitola “Well to the Bone” e conferma la straodinarietà e poliedricità di questo musicista. E’ un ritorno alle radici del blues, ma non mancano omaggi anche al rock ’60-’70 e al jazz, evidenziando così la facilità dell’artista nel destreggiarsi con spontaneità ed efficacia tra espressioni più tecniche ed altre maggiormente ruvide. Nel 2005 esce per l’etichetta Olandese Mascot Records il primo CD dal vivo del trio intitolato “Scott Henderson Live”. L’etichetta Columbia ha prodotto due video didattici “Jazz Fusion Improvisation” e “Melodic Phrasing”. Scott Henderson Guitar Books, è invece una collezione di trascrizioni di alcune sue composizioni ed è disponibile tramite Hal Leonard Publishing.


Averlo nel palinsesto del Baronissi Blues Festival è stato un grande onore a riprova che il BBF anno dopo anno sta inanellando presenze di artisti di calibro internazionale.